Progetto

Le ragioni della realizzazione di DArIL

Il materiale documentario prodotto, direttamente o indirettamente, dalle università e dai collegi durante la loro storia è abbondante e diversificato: statuti, rotuli dei docenti, atti delle universitates e dei collegi dottorali, atti di addottoramento, matricole delle nationes, orazioni (in occasione dell’apertura dell’anno accademico, delle feste dei santi protettori, delle nomine dei rettori, della presa di servizio dei docenti, della presentazione dei candidati agli esami finali), progetti di riforma, perizie, dispute, oltre, ovviamente, alla produzione libraria dei singoli docenti universitari. A questa lista di tipologie va aggiunto un’ulteriore caso: quello costituita dalle lezioni inaugurali dei singoli corsi tenuti presso le “facoltà” o i “collegi” filosofico-fisici, medici, giuridici e teologici delle università del rinascimento e dell’età moderna. Documenti comunemente denominati, fino al XVIII secolo, “paginae“.

Si tratta di testi costituiti spesso da poche carte, in molti casi giunti fino a noi in un’unica copia, talvolta a stampa, talvolta manoscritti, non sempre raccolti in collezioni coese e ben individuate e – a parte alcune eccezioni – poco noti. Fino a tempi recenti, l’attenzione degli studiosi si è concentrata su testi specifici di autori già altrimenti celebri e sono tutt’ora rari i repertori dedicati a questo tipo di documenti. Nondimeno, proprio le paginae, per la loro natura programmatica e (spesso) promozionale, forniscono – accanto agli statuti universitari e ai progetti di riforma – una chiave efficace per comprendere le modalità secondo le quali, in ambito universitario, le tradizioni e le innovazioni in ambito filosofico, fisico, medico, giuridico e teologico erano presentate, formulate o riformulate, esplicitate o taciute, sviluppate e trasmesse agli studenti. L’investigazione sistematica di questi documenti, pertanto, potrebbe migliorare in modo significativo la nostra comprensione della storia della cultura lungo l’arco di tre secoli.

A causa della dispersione di questi documenti, il loro studio potrebbe trarre beneficio da due attività: una ricerca sistematica degli esemplari superstiti e la creazione di un archivio digitale atto a fornire un accesso universale e agevole alle loro descrizioni, fotoriproduzioni digitali e trascrizioni tramite un singolo portale Web dedicato. Una siffatta ricerca sistematica (che implicherebbe il rinvenimento, la catalogazione, la fotoriproduzione digitale e l’edizione di questa intera classe di documenti) è ampiamente al di là delle possibilità di un singolo team di ricerca. Nondimeno, partendo dal caso concreto di alcuni documenti relativi all’Ateneo di Padova e conservati in una specifica serie archivistica, si è operato al fine di porre le basi per dare una risposta alla seconda delle esigenze ora ricordate. Il risultato di questo lavoro è DArIL: un Archivio digitale delle prolusioni accademiche in età di antico regime (Digital Archive of Inaugural Lectures at Renaissance and Early Modern Universities).

 

Contenuti e funzionalità di DArIL

Al presente, la base dati di DArIL comprende 110 documenti conservati in una specifica serie archivistica dell’Archivio Antico dell’Università degli Studi di Padova; una serie relativa alle lezioni inaugurali pronunciate dalla seconda metà del XVII secolo alla seconda metà del XVIII secolo da docenti delle cattedre artistae del Gymnasium Patavinum.

Di questi 110 documenti, 24 sono testi manoscritti e 86 sono testi a stampa. Nel caso dei testi manoscritti, sono state messe a disposizione degli studiosi la loro descrizione, la loro foto-riproduzione digitale e una loro trascrizione semi-diplomatica codificata nel linguaggio xml/TEI. Nel caso dei testi a stampa, nella maggior parte dei casi sono state messe a disposizione degli studiosi solamente la descrizione e la foto-riproduzione digitale dei documenti. La scelta di non fornire, nel caso dei testi a stampa, la trascrizione di tutti i documenti è stata determinata da due fattori. In primo luogo, la lettura dei testi manoscritti richiede in molti casi l’assistenza di un filologo professionista; al contrario, i testi a stampa risultano ben leggibili. In secondo luogo, si prevedeva che al termine del 2011 sarebbero stati messi a disposizione della comunità degli studiosi i frutti del progetto IMPACT (cf. http://www.impact-project.eu/ e http://www.digitisation.eu/), ossia un insieme di strumenti atti alla digitalizzazione e OCR di testi antichi. Per queste ragioni, si è preferito non dedicare risorse alla trascrizione sistematica delle paginae a stampa. Nondimeno, a scopo sperimentale, si è deciso di procedere alla trascrizione, tramite strumenti di OCR già disponibili sul mercato nel 2009, anche di 11 testi a stampa, dei quali viene pertanto fornita anche la trascrizione codificata semi-diplomatica.

Per quanto riguarda il contenuto dei documenti, si tratta di lezioni inaugurali redatte nel corso di oltre un secolo presso lo Studio di Padova e relative a una molteplicità di materie: dalla fisica all’esegesi biblica, dalla retorica all’anatomia, dalla storia naturale alla metafisica. Questi testi furono stilati secondo procedure diverse. Alcuni testi manoscritti, ad esempio, furono forse scritti dallo stesso docente che li avrebbe successivamente letti in occasione della lezione inaugurale del proprio corso; altri furono verosimilmente vergati da scribi professionisti e successivamente rivisti, forse dal loro stesso autore. Inoltre, benché si tratti in ogni caso di paginae, questi documenti presentano caratteristiche significativamente differenti. In alcuni casi si tratta di presentazioni generali, a scopo innanzi tutto promozionale, dei temi che sarebbero stati successivamente affrontati durante il corso. In altri casi si tratta semplicemente della prima delle lezioni del corso. In altri casi ancora si tratta di orazioni, o dispute (in senso lato, ossia discussioni relative a un certo tema), o dissertazioni, dedicate a un tema specifico e solo genericamente correlato ai temi affrontati nel successivo corso di lezioni.

Tutti i documenti presenti in DArIL sono raggiungibili attraverso cinque punti d’accesso, disponibili nella sezione “Testi”: “Autori”, “Università”, “Data”, “Tipo”, “Soggetti”. I nomi e i cognomi degli autori sono presentati in forma normalizzata, ossia, per lo più, nella forma vernacola che gli autori stessi impiegarono più comunemente o, in mancanza di certezze circa tale forma, nella forma sotto cui pubblicarono le proprie opere. Sotto la voce “Università” vi è, al presente, un unico ateneo: quello di Padova. Con “Tipo” si intende la tipologia delle lezioni inaugurali. Essa è determinata sulla base del modo in cui i diversi autori dei documenti digitalizzati presentano o definiscono, in quegli stessi documenti, la natura di tali documenti: prima lezione (ossia, come si diceva, semplicemente la prima lezione di un corso), dispute (in senso lato), dissertazioni, orazioni. Il soggettario, infine, è una costruzione “artificiale”, le cui voci sono state stabilite dai direttori di DArIL. Esso aspira a essere una sintesi tra le denominazioni storiche delle cattedre e delle materie in esse insegnate, da un lato, e i diversi significati che tali denominazioni hanno assunto nella lunga storia dell’insegnamento universitario dall’altro. Non può e non intende, dunque, fornire una tassonomia del sapere valida per l’intero arco temporale entro il quale si collocano i documenti inclusi e includibili in DArIL; intende, piuttosto, essere uno schema propedeutico che permetta a un moderno lettore di accedere alla mutevole selva degli argomenti trattati in quei documenti.

Per tutti i documenti acquisiti in DArIL, il sistema mette a disposizione degli utilizzatori sia, ovviamente, la loro completa fotoriproduzione (fatta eccezione per le pagine bianche), sia un insieme di metadati descrittivi relativi a ciascuno di tali documenti: descrizione catalografica essenziale del documento, ateneo di riferimento, soggetto/i, tipo, lingua principale, responsabilità dell’acquisizione delle immagini, responsabilità dell’acquisizione del testo, responsabilità della curatela dell’edizione, responsabilità della codifica, indirizzo Web della scheda catalografica relativa all’esemplare visualizzato (raggiungibile selezionando la dicitura “OPAC”), indirizzo Web permanente della fotoriproduzione digitale presente nel sistema.

Le fotoriproduzioni sono state ripulite, in modo prudente, da ombre artificiali e segni palesemente privi di significato; al contrario, le correzioni – di qualunque tipo esse fossero – e le note manoscritte sono state sempre conservate. Le principali distorsioni prospettiche generate all’atto del rilievo fotografico sono state corrette. La scala grafica delle pagine e dei caratteri è stata ottimizzata al fine di agevolare la lettura; ciò, tuttavia, comporta che la scala in questione non sia la medesima per l’intero corpus dei documenti. Il sistema mette a disposizione dell’utilizzatore funzionalità quali l’esplorazione (tramite ingrandimento, riduzione e spostamento) dell’immagine del documento e il download delle fotoriproduzioni dello stesso in formato PDF.

Nel caso dei documenti acquisiti in DArIL anche nella forma di trascrizioni, il sistema mette a disposizione degli utilizzatori anche il testo nella forma di un’edizione semi-diplomatica codificata, ossia corredata dalla descrizione di numerosi fenomeni strutturali, semantici e critici. Tra i fenomeni rilevati e codificati vi sono paginazione, note, nomi (di persone, luoghi, istituzioni, correnti di pensiero, cattedre), titoli di opere, citazioni, versi, data della lezione inaugurale, cattedra del titolare del corso, soggetto della prolusione, fenomeni critici (aggiunte, cancellazioni, correzioni, cruces interpretative, classicizzazioni di termini, iterazioni), lacune. I criteri di edizione e di codifica dei testi sono analiticamente esposti nel Manuale per la preparazione dei componenti costitutivi della base dati di DArIL, liberamente scaricabile e consultabile. Nondimeno, la quasi impossibilità di individuare un’unica metodologia universalmente valida per l’edizione di testi così differenti ha indotto gli editori a definire, accanto a criteri generali di edizione, anche criteri particolari di edizione per singoli testi; di tali criteri si dà notizia nei metadati relativi al singolo documento.

Se nel sistema è presente la trascrizione del testo, l’utilizzatore ha a disposizione varie funzioni oltre a quelle disponibili per i documenti dei quali è presente la sola fotoriproduzione. Innanzi tutto, può compiere ricerche testuali libere o attraverso liste di nomi (di persone, luoghi, istituzioni, correnti di pensiero, cattedre) codificati. Queste funzioni sono disponibili rispettivamente alla sezione “Ricerca avanzata” e alla sezione “Liste di nomi”. Inoltre, l’utente ha la possibilità di visionare sia la sola fotoriproduzione del documento, sia la sua sola trascrizione, sia, in parallelo, le fotoriproduzioni delle pagine del documento e la loro trascrizione. Infine, in modalità di visualizzazione testo, ha la possibilità di attivare o disattivare la visualizzazione dei fenomeni semantici e critici rilevati e codificati. Per ragguagli sulle caratteristiche di tali funzioni e sulle convenzioni utilizzate nella descrizione dei fenomeni critici, si vedano la Guida e la Legenda.

Da ultimo, si segnala che DArIL interopera con i seguenti cataloghi e banche dati: Catalogo del Sistema bibliotecario di Ateneo dell’Università degli Studi di PadovaPhaidraEuropeana.

 

Miglioramento ed espansione di DArIL: come partecipare

Benché l’infrastruttura di DArIL sia stata costruita con il fine immediato di rendere disponibile agli studiosi un gruppo relativamente piccolo di documenti, essa è stata realizzata sulla base di un intento più vasto: permettere all’archivio di accogliere e conservare metadati, fotoriproduzioni digitali e trascrizioni semi-diplomatiche codificate di qualsiasi lezione inaugurale prodotta da qualunque università o collegio dall’inizio del rinascimento agli anni a cavallo tra XVIII e XIX secolo e di rendere tutto questo liberamente accessibile via Web alla comunità scientifica. In effetti, la realizzazione di DArIL non costituisce la conclusione del progetto di ricerca che ha portato alla sua costruzione, ma è piuttosto una tappa fondamentale verso il pieno dispiegamento dell’idea progettuale iniziale. L’architettura del sistema consente infatti di sottoporre alla comunità degli studiosi l’invito a partecipare attivamente al suo miglioramento ed espansione.

Per quanto riguarda il miglioramento del sistema, la direzione di DArIL è lieta di ricevere sia segnalazioni concernenti eventuali miglioramenti delle funzionalità del portale, sia segnalazioni concernenti errori (tanto di edizione che di codifica) presenti nella base dati. Per quanto riguarda l’espansione della base dati presente nell’archivio, si è già detto che DArIL è stato costruito con l’espressa finalità di accogliere descrizioni, fotoriproduzioni digitali e trascrizioni di paginae prodotte negli anni che vanno dall’inizio del rinascimento alla piena età moderna, qualunque sia la loro origine e ovunque esse siano collocate. Chiunque può sottoporre alla direzione di DArIL materiali ai fini del loro inserimento nella base dati. Possono essere inviate fotoriproduzioni e trascrizioni semi-diplomatiche codificate, oppure solamente fotoriproduzioni digitali e trascrizioni semi-diplomatiche, oppure solamente fotoriproduzioni digitali. Le regole per la preparazione di questi materiali sono analiticamente esposte nel già ricordato Manuale per la preparazione dei componenti costitutivi della base dati di DArIL, liberamente scaricabile. I necessari authority files – secondo quando spiegato nel Manuale – sono contenuti nel file DArIL_Authority.zip, anch’esso liberamente scaricabile.

Ogni attività degli studiosi che collaboreranno all’espansione della base dati di DArIL sarà esplicitamente e distintamente dichiarata: acquisizione delle immagini, acquisizione del testo, curatela dell’edizione, codifica del testo. Singoli studiosi o équipe di ricerca possono partecipare a una o più di queste attività; la loro opera sarà in ogni caso esplicitamente riconosciuta e dichiarata nei metadati che accompagnano ogni singolo documento e che sono esibiti a chiunque lo consulti.

Per richieste, suggerimenti e proposte, si invita a prendere contatto con la Direzione scrivendo all’indirizzo direzione[at]daril.eu.